È morto Franco Battiato, artista e simbolo italiano

Milo, 18 maggio 2021

L’Italia e tutto il mondo della musica sono stati toccati e rattristati dalla notizia che il cantante, cantautore e compositore Battiato è morto martedì 18 maggio. Noto per il suo genio e la sua sconfinata creatività, si è spento nella sua casa di Milo, nel cuore della sua Sicilia. Uomo carismatico e poeta, le sue composizioni mescolavano riferimenti filosofici con melodie rock e pop, uno stile unico che continua a ispirare la musica italiana.

Un maestro innegabile

Battiato ha lasciato il segno su diverse generazioni, grazie al suo stile eccentrico e alla sua varietà musicale. Genio assoluto in tutti i generi musicali, ha saputo esprimersi ed evolvere il suo stile: dal pop al rock progressivo, ha anche introdotto nei suoi pezzi elementi di musica elettronica così come influenze operistiche e orientali. Appassionato e curioso, si è interessato alle melodie sperimentali fin dall’inizio della sua carriera, dandogli un’identità decadente e ampia di avanguardia. Autore di « Centro di gravità permanente » negli anni 80 o molto più tardi di « La cura », è difficile classificarlo e dargli una categoria musicale piuttosto che un’altra. Oltre alla musica, Battiato si è dedicato anche alla pittura e ha avuto una carriera cinematografica come regista.

Homme assis devant un piano

Il genio musicale

Durante la sua lunga carriera musicale, il suo percorso non ha mai smesso di evolversi, anzi, gli anni sessanta sono stati segnati da un periodo di protesta, un momento della sua vita che ha espresso attraverso una musica sperimentale e testi forti. Inoltre, ha già introdotto i suoni della musica elettronica, un’innovazione sorprendente per l’epoca. La sua carriera inizia quando lascia la Sicilia per Milano dove lavora nei cabaret con Bruno Lauzi, Paolo Poli, Renato Pozzetto ed Enzo Jannacci. Gli anni ’80 segnano una vera e propria svolta nella sua espressione con, tra gli altri, l’album di culto « La voce del padrone », che raccoglie diversi suoi capolavori. Negli anni ’90 si è particolarmente interessato ai suoni stranieri e alle influenze orientali. Infine, gli anni 2000 sono segnati dal ritorno alla musica pop e da un ritorno alla sperimentazione.

Uno dei suoi pezzi celebri: «Centro di gravità permanente»

Art. originale: Roxane Garoscio