Riscrivere il mito/ Ricezioni delle figure mitiche dell’Antichità nella drammaturgia italiana contemporanea

Université de Toulouse 2 Le Mirail – 17/18 ottobre 2013

Che cosa è un mito e che significato assume la sua riscrittura all’epoca moderna e contemporanea ? Questa questione saliente merita di esser sviluppata da una riflessione specifica. Oggigiorno, il termine « mito » è usato in un’accezione vaga, spesso impropria. In questa sede, ci si limiterà ai miti che hanno preso vita dai personaggi emblematici dei testi antichi. Al di là delle caratteristiche specifiche che ogni caso presenta, emerge un elemento comune : il personaggio mitico è una figura paradigmatica, che permane identica a se stessa ma che assume allo stesso tempo delle forme e dei significati differenti a seconda dell’opera in cui appare. Da questo punto di vista, si presta al sistema di rappresentazione di ogni epoca ma oltrepassa allo stesso tempo qualsiasi valore contigente. Tale è il punto di partenza della riflessione che si desidera sviluppare nell’ambito della conferenza Réécrire le mythe/Riscrivere il mito.

Queste storie, rese immortali della letterature antiche (greco-latina e biblica) hanno attraversato i secoli assumendo, lungo lo scorrere del tempo, i significati che ogni epoca ha attribuito loro. Da personaggi ad archetipi, i miti hanno offerto, uno dopo l’altro, delle fonti di ispirazione, si sono fatti punto di riferimento e hanno determinato gli scopi della creazione poetica. Hanno così oltrapassato i confini dei generi letterari e investito la scrittura teatrale, poetica e narrativa.

La letteratura italiana così vicina per tradizione stilistica e linguistica all’Antichità ha dunque saputo assimilare le figure e i miti antichi per construire la propria tradizione poetica e teatrale. Se l’epoca romantica, in un’Italia che ambisce alll’unità nazionale, si era un po’ scostasta dall’incanto che le figure antiche hanno esercitato sugli artisti, in epoca contemporanea, grazie anche alla mediazione della psicanalisi, i miti sono stati riscoperti, adattati a una nuova morale e ai suoi tabù. Nuovi miti hanno così visto la luce e sono state sperimentate nuove forme.

Nell’ambito della riflessione sulla drammaturgia italiana che contraddistingue il gruppo di ricerca ll Laboratorio dell’Università di Tolosa 2, questo convegno si offre come occasione di riflessione sulla ricezione dei miti antichi nel teatro contemporaneo.  L’oggetto del dibattito saranno, dunque, i personaggi desunti dall’Antichità greco-latina e biblica e la loro ricezione nella drammaturgia novecentesca. L’elenco  è ben lungo e comprende le numerose riletture di Edipo, Medea, Antigone, che hanno popolato le scene tragiche antiche, fino ad arrivare a personaggi dal successo costante nel tempo, come Ulisse, Penelope, Didone, Giuditta, Salomé o David e Golia.

Organizzatori: Jean-Luc Nardone, Antonella Capra e Valeria Cimmieri (Il Laboratorio)

mail: reecrirelemythe@gmail.com

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