Di: Luna Laboute
Una volta, in un corso di filosofia, il mio professore ci ha detto di leggere il nuovo libro di Alessandro d’Avenia, chiamato L’arte di essere fragili. Attraverso le relazioni epistolari del poeta Leopardi, l’autore tratta del soggetto delicato dell’adolescenza. Curiosa di scoprire questa figura della letteratura italiana in un modo diverso dalla sua opera, l’ho letto. La prima cosa « seducente » relativa a questo libro è la maniera in cui l’autore tratta l’argomento. Bisogna sapere che Alessandro d’Avenia è oggi un professore in Italia, usa le testimonianze dei suoi studenti come struttura, e inoltre ha una scrittura semplice, leggera, che si vuole delicata ed al stesso tempo poetica. Questi processi creano la particolarità del libro: Alessandro d’Avenia ci parla, a noi, senza essere moralista o senza fare il signor « so tutto io, ascoltami! ».
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