Il 18 aprile 2022 scompariva Valerio Evangelisti… Adesso direte pure : «queste notizie del vostro blog finiscono col diventare un elenco di defunti !»)… Ma no : si tratta solo, con intenzione « culturale » (parola grossa, ma sui media e in società se ne sentono così tante e tante…) di ricordare l’importanza di alcune figure del mondo letterario (o altre arti) italiano.

Valerio Evangelisti era nato il 16 ottobre 1952 a Bologna. Si era laureato in scienze politiche all’Università di Bologna, dove si specializzò in storia moderna e contemporanea. E ha pubblicato vari saggi storici prima di dedicarsi alla letteratura fantasy.
Con la sua scrittura efficace, i suoi dialoghi mordaci e il suo ritmo frenetico, l’autore ha rivitalizzato la fantasy in un curioso mix di storia, horror e fantascienza. Il suo primo romanzo, Eymerich l’inquisitore, aveva vinto il premio Urania in Italia. Seguirono altri nove romanzi del ciclo di Eymerich che gli valsero in Francia il «Grand Prix de l’Imaginaire» nel 1998 e il «Prix Tour Eiffel de Science-Fiction» nel 1999.
La serie Nicolas Eymerich, che ebbe un successo colossale in Italia e fece di Evangelisti un gigante della fantascienza, comprende dieci volumi, tutti pubblicati in Francia dalla casa editrice «La Volte» dal 2011 al 2014 (l’editrice «Rivages» pubblicò i primi sei negli anni ’90, «Pocket» li riprese e poi li abbandonò, «Delcourt» ne adattò due).