Ecco qui un esempio di pranzo natalizio, tipico della regione Friuli-Venezia Giulia.
Il Friuli-Venezia Giulia è una regione con una tradizione culinaria antica, influenzata dalle altre regioni del nord Italia (Veneto, Lombardia), ma anche dall’Austria e dall’Ungheria. Le diverse tradizioni gastronomiche convivono nella cucina della regione, creando sapori originali.
Gli antipasti
È di tradizione cominciare il pranzo di Natale con un tagliere di salumi tipici del territorio : il prosciutto crudo di San Daniele, accompagnato con grissini, o, più dolce, il prosciutto crudo di Sauris (con sapore affumicato). Un altro antipasto spesso presente sulle tavole natalizie friulane (questo è per così dire vegetariano) è la rosa di Gorizia : un radicchio rosso dalla forma particolare. Può essere servita sia fresca che sott’olio. Il « toc in braide » è un antipasto tipico friulano : si compone di polenta e di un intingolo (il « toc », appunto) a base di formaggio fuso (fonduta) che viene versato sulla polenta ; vi si aggiunge una “colata” di burro fuso e farina di mais tostata.
I primi piatti
I « cjarsons » : questo piatto è tipico della Carnia, l’area montana friulana : è composto di ravioli di grano tenero con un ripieno dolce : uva passa, pinoli, spinaci, cannella, ma anche cioccolato fondente ! I cjarsons vengono serviti spolverati di scuete : una ricotta affumicata (la scuete è una ricetta rilasciata dai boscaioli friulani).
I gnocchi ripieni di susine : questo piatto può essere servito anche come… dessert. Vennero introdotto durante il dominio austro-ungarico, quando le susine erano una coltivazione diffusa nella regione. Sono gnocchi di patate con susine, pane tostato, zucchero e cannella.
I gnocchi in salsa di Montasio : anche questi gnocchi di patate sono molto frequenti per Natale. Più semplici di quelli con susine, sono conditi con un sugo a base di Montasio, un formaggio della regione.
La jota : è tipica della città di Trieste ed è una minestra a base di fagioli, patate e crauti ; necessita una lunga preparazione che inizia di solito la Vigilia.
I secondi piatti
La trippa con sugo e formaggio : tradizionale e in origine « piatto da poveri », si tratta di trippa di maiale cotta in padella, con aggiunta di sugo e parmigiano.
La « brovada » con « musetto » : il musetto è un cotechino di suino lessato, accompagnato dalla brovada, un contorno di liste sottili di rape macerate nelle vinacce con erbe aromatiche (potrebbe evocare la famosa « choucroute » francese).
Il « gulash » triestino arriva dall’Ungheria : a base di carne, lardo, soffritto di cipolle e carote, passata di pomodoro e paprika, accompagnato con polenta (o in alternativa con purè di patate).
I dolci
La « gubana » è il dolce natalizio friulano di tradizione : è originario delle valli del Natisone (al confine con la Slovenia). È un dolce lievitato a forma di chiocciola. L’impasto è aromatizzato con scorze di arancia e limone, e il ripieno è con noci, pinoli, uvetta, fichi secchi e prugne secche.
Gli « strucchi » : altra versione della gubana, sono fagottini, con lo stesso ripieno ; solitamente si degustano inzuppati nella grappa.
Le « castagnole » di Natale : sono palline fritte a base di farina e uova, spruzzate con zucchero a velo.
La « putizza » : frequente sulle tavole natalizie triestine ; anch’essa originaria dalla tradizione austroungarica. È una focaccia dolce, arrotolata, ripiena di frutta secca, e aromatizzata con cannella e un po’ di rum.
Il « Presnitz » : un dolce tipico di Trieste anch’egli di origine austroungarica ; si tratta di una pasta sfoglia sottile, ripiena di frutta candita, frutta secca e rum (esistono diverse varianti locali).
Alcuni links a siti che presentano la cucina della regione :
– la pagina del Giornale del cibo
– la pagina di GialloZafferano