Restare sul lato in luce : Gabriella Zalapi

La forza dei libri più belli è quella di creare paesaggi propri, che si ricordino dopo la lettura come un viaggio al limite dell’onirico, un mondo attraversato. Ilaria, di Gabriella Zalapi, è uno di questi libri, e il mondo che ci fa attraversare è quello di una bambina di 8 anni che il padre rapisce nella primavera del 1980 per una sorta di lunga peregrinazione italiana, in auto, di albergo in albergo, senza una vera meta, da Torino alla Sicilia…
È la bambina a parlare, al presente, e non sappiamo quanto durerà questo strano viaggio, dove paura e curiosità si mescolano in una strana suspense sommessa. Allontanata dalla madre e dalla sorella maggiore da un “papà” che si sta ancora riprendendo dal divorzio, la narratrice descrive con mirabile semplicità l’ambivalenza dei sentimenti e la complessità di un uomo stravolto, al volante della sua BMW, che si ferma spesso nelle stazioni di servizio per telefonare all’ex moglie o inviarle telegrammi.

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Immersione di due liceali all’università

Salve ! Siamo due studentesse di “seconde” (il terzo dei cinque anni di liceo in Italia) dei lycées «Déodat de Séverac» e «Pierre de Fermat» che hanno scelto di passare in questa università due settimane di stage insieme alla professoressa Antonella Capra.

Qui vi parleremo della nostra esperienza e di ciò che abbiamo fatto e imparato. Buona lettura !

Durante la prima settimana abbiamo catalogato i manuali di italiano presenti in uno degli uffici, abbiamo visto le differenze fra i manuali più vecchi e quelli più recenti : i manuali più recenti tendono a contenere molte più immagini ed esercizi, così come testi più corti e leggeri rispetto a quelli più vecchi.

Dopo di che, abbiamo fatto un giro d’esplorazione nell’università, visitando tutti i vari edifici della struttura, che abbiamo trovato veramente interessanti, e abbiamo anche visitato il luogo in cui vengono prodotti i vari libri scritti dai ricercatori e professori dell’università.

In parallelo, abbiamo continuato il lavoro di catalogazione, procedendo stavolta con i vari CD provenienti dall’Italia, contenenti varie registrazioni di trasmissioni radio italiane che trattano, per esempio, della musica e della letteratura italiane.

Abbiamo assistito ad un esame scritto di italiano e abbiamo aiutato la professoressa a correggerne alcuni, rendendoci conto del metodo di correzione usato per gli esami e del tipo di consegne date agli studenti.

Per finire abbiamo aiutato a sistemare e a mettere da parte i fogli degli esami degli anni passati, che verranno poi buttati poichè inutili ormai.

L’università è molto bella (anche se un po’ deserta a causa della fine delle lezioni).

Abbiamo assistito ad un concerto karaoke molto bello e abbiamo visto le varie attività culturali praticate dagli studenti.

Ringraziamo i professoressi per averci dato questa possibilità di presa di contatto, e auguriamo una buona vita a chiunque stia leggendo.

Razane, Jihan, giugno 2024

Festival «UniverScènes» 2024 : la compagnie «I Chiassosi» joue Italo Calvino

Crédit : JP Montagné

Le spectacle de théâtre 2024 de la compagnie universitaire italienne «I Chiassosi» aura lieu lors de la 17ème édition du festival UniverScènes à l’Université Jean Jaurès.

Cette année, la troupe vous propose COSMICOMICS, un voyage dans l’univers, le temps et l’espace, en compagnie d’étranges personnages nés de l’esprit d’Italo Calvino.

Les représentations auront lieu à la Fabrique de l’Université Jean Jaurès, le mercredi 28 février à 19h30 et le jeudi 29 février à 12h50 et à 19h30. Avec une reprise le 29 mars à 20h à la Gare aux Artistes de Montrabé. L’entrée est gratuite, comme toujours.

«Qfwfq a toujours été là, partout et tout le temps. Et il essaie de nous faire imaginer l’inimaginable histoire de l’Univers. Il nous raconte les aventures, les rencontres et les tentatives de vivre ensemble dans l’embryon d’univers qui fut le sien et qui pourtant ressemble étrangement au nôtre…»

La page UniverScènes de cette année

Il PALMARES degli «Incontri del cinema italiano» a Tolosa 2023

La 19a edizione «Rencontres du cinéma italien à Toulouse» ha presentato una ventina di film: in concorso, in panorama, in anteprima, ecc… La maggior parte dei quali premiati in numerosi festival (italiani, francesi e di altri paesi), alla presenza di attori e registi tra i più prestigiosi del cinema italiano contemporaneo…

PALMARÈS 2023

PREMIO DELLA GIURIA STUDENTI: La Bella Estate, di Laura Luchetti

PREMIO DELLA GIURIA: Ti Mangio Il Cuore, di Pippo Mezzapesa

PREMIO DEL PUBBLICO: Primadona, di Marta Savina

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Lina Prosa : «Médéàs-S», création théâtrale et expérience inédite de dramaturgie

Mercredi 6 décembre 2023, 18h30, à «La Fabrique» de l’Université (Entrée libre)
Répétitions le 30 novembre, 1er décembre, 4 décembre de 18h30 à 19h30 à La Scène / La Fabrique de l’Université Toulouse – Jean Jaurès

Lina Prosa
THÉÂTRE | RÉSIDENCE
Lina Prosa vous propose de participer à la mise en scène de son dernier texte Médéàs-S en devenant des regards extérieurs. Les répétitions ont lieu les 30 novembre, 1er décembre, 4 décembre de 18h30 à 19h30 à La Scène / La Fabrique.
Vous participez à trois répétitions selon le même protocole :

  • une problématique par séance établie par Lina Prosa,
  • vous assistez en silence dans un premier temps à la répétition,
  • vous échangez avec l’équipe autour de cette problématique,
  • enfin vous établissez ensemble des propositions dramaturgiques.

L’expérience sera clôturée par un bord de scène de la représentation Médéàs-S qui aura lieu le 6 décembre à 18h30 à La Scène / La Fabrique.

Et aussi :
Rencontre avec l’artiste le 5 décembre à partir de 9h au Centre de Ressources des Langues (Bât. Erasme).
Programme de la journée d’études du 5 décembre 2023

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Il «Signore degli Anelli», una (nuova?) bandiera per Giorgia Meloni?

A Roma, Giorgia Meloni ha appena inaugurato una grande mostra in omaggio a J.R.R Tolkien. Un omaggio personale quanto politico, in un Paese dove l’ultradestra celebra da 50 anni l’autore de Il Signore degli Anelli. Quando ha vinto le elezioni, sua sorella la paragonava già a Frodo… Si sta parlando del Presidente del Consiglio italiano, Georgia Meloni, che un anno fa è stata portata al potere da una coalizione di estrema destra, ed è una fan assoluta dello scrittore inglese J.R.R. Tolkien, padre del mitico Signore degli Anelli.

Quando si dice fan, non s’intende solo un « hobby » – o un « hobbit », dal nome degli elfi della saga – ma un vero e proprio modello politico. A Roma, Meloni ha appena inaugurato una grande mostra su Tolkien alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Un omaggio, a 50 anni dalla morte di questo grande filologo e specialista di Oxford in letteratura medievale, ma anche un volantino!

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Festival 2023 «Polars du Sud»

Quest’anno, il festival Toulouse Polar du Sud (TPS) sarà in gran parte dedicato all’Italia : una parte delle manifestazioni si svolgerà al Forum de la Renaissance nel quartiere del Mirail.

https://www.toulouse-polars-du-sud.com/festival-2023

Sarà d’altronde diretto dallo scrittore Giancarlo de Cataldo e si svolgerà dal 6 all’8 ottobre 2023, con una giornata speciale «L’Italie, terre de polars ?» il venerdì 6 ottobre.

Fra i partecipanti, ci saranno Giancarlo De Cataldo (con inoltre un incontro all’università di Giurisprudenza Toulouse Capitole il 6 ottobre), Gioacchino Criaco, Fabiano Massimi  (con Laura Brignon, che ha tradotto L’Angelo di Monaco e I Demoni di Berlino), Antonio Paolacci e Paola Ronco…

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La Sardegna (e l’Italia) negli occhi di Michela Murgia

Sardi e persino « sardissimi » : così alcuni scrittori descrivono il loro attaccamento alla Sardegna. Michela Murgia era una di loro. Romanziera brillante, attivista femminista e anche cattolica convinta, era profondamente radicata nella sua isola. Insieme a Milena Agus, Marcello Fois, Salvatore Niffoi e altri, apparteneva a una generazione di autori che illustrano l’effervescenza della letteratura sarda. Michela Murgia era combattente nella vita e in politica (era stata candidata alla presidenza della Regione Sardegna nel 2014 e sono noti i suoi scontri con l’attuale (2023) vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini)… È morta a Roma giovedì 10 agosto, all’età di 51 anni.

In un incontro nel 2016, a Gavoi, nella Sardegna montuosa dell’interno, dove Marcello Fois organizza ogni anno il festival di letteratura « Isola delle Storie », Michela Murgia si era rivelata ancora una volta come un’appassionata dibattitrice di temi che le stavano a cuore: il posto della donna, i diritti umani, il pericolo della rinascita fascista e il concetto di « famiglia », di cui aveva una concezione molto personale : riteneva che le più autentiche famiglie fossero quelle basate su amicizie e non su legami di sangue. Ai suoi funerali a Santa Maria in Montesanto, la chiesa degli artisti a Roma, due eminenti membri della sua famiglia d’elezione, gli scrittori Chiara Valerio e Roberto Saviano, le hanno reso un vibrante omaggio davanti a una folla di ammiratori, in gran parte donne.

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Romeo Castellucci : Avignone 2008 e la «Commedia» di Dante Alighieri

Il regista, artista visivo e scenografo Romeo Castelluci (nato nel 1960 a Cesena città dell’Emilia-Romagna) è strettamente legato all’avventura artistica della Societas Raffaello Sanzio, che ha fondato nel 1981 (con la sorella Claudia e un altro gruppo di fratelli composto da Chiara e Paolo Guidi). Con sede a Cesana, il gruppo, arricchito da giovani studenti di varie discipline, ha iniziato poi una ricerca teatrale influenzata dal rapporto soggettivo e distanziato con il metodo di recitazione di Stanislavski e dall’incontro con il teatro sovversivo di Carmelo Bene. Fin dall’inizio, la compagnia si è fondata su un’esplorazione e una riflessione legate alla scrittura scenica, a cui si aggiunge il gusto per le arti plastiche, al fine di inventare nuove forme drammatiche di rappresentazione.

L’Inferno di Dante Alighieri rivisitato da Romeo Castellucci e la Societas

Nella sua visione spesso apocalittica del mondo che abita i suoi spettacoli, Romeo Castellucci considera il teatro come uno spazio di proiezione in cui lo spettatore introdurrà la propria catarsi, a volte in modo provante e con il rischio di portarlo a rifiutare le forme rappresentate. Ma se le immagini e i suoni prodotti sono spesso violenti e talvolta difficili da sostenere, esistono comunque, per la maggior parte, in modo coerente con il soggetto e la forma adottata dal regista. Come artista, Castellucci sconvolge e disturba.

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