Di: Luna Laboute
La prima cosa che si nota quando arriviamo è il silenzio. Ci sono tante persone, ma un solo silenzio, come se lo spirito di questo luogo volasse nell’aria per chiedere un silenzio rispettoso per le anime sotto terra. I nostri corpi, imbottiti sotto i vestiti, non sentono più il freddo, particolarità di questo paese. Lì, ci si sente veramente piccoli e insignificanti, vediamo il tempo fermarsi, o piuttosto allungarsi, impotenti di fronte al paesaggio sotto i nostri occhi. La voce della guida sembra soffocata da questi grandi edifici di mattoni rossi che sfilano. Credo di udirla dire « Se tutti gli uomini morti qui, si rialzassero, non starebbero in piedi, per mancanza di posto ».
In questo momento, il nostro sentimento di solitudine è immenso e se la mia amica non tenesse la mia mano, penserei di essere sola.
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