Il Saltozoppo di Gioacchino Criaco, una recensione

 Autrice: Rébecca Desplanque

Per l’occasione dell’undicesima edizione del festival Toulouse Polar du Sud che ha avuto luogo a Tolosa fra il 11 e 13 ottobre 2019, è stato invitato lo scrittore italiano Gioacchino Criaco, in lizza per il premio Violeta Negra Occitanie con il suo romanzo, Il saltopozzo, pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 2015 e recentemente tradotto in francese con il titolo La Soie et le Fusil (traduzione di Serge Quadruppani, casa editrice Métaillé, Parigi, 2018).

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Resoconto dell’intervista a Gioacchino Criaco

Autori: Carla Simonetti, Titouan El-Ghazzi–Kuhn, Johanna Clanchin

La chanson d’Aspremont, copertina

Di maniera generale, Gioacchino Criaco ha parlato molto della sua regione, ha detto anche che lo stile letterario dei Calabresi è influentato da una chanson de geste… 

La prima domanda dell’intervista, era sui suoi riferimenti letteriari. Gioacchino ha risposto che in Calabria c’è una scuola letteriaria antichissima : la « Canzone d’Aspromonte ». È il primo riferimento che tutti in Calabria usano, è il primo poema. Il modo di scrivere è epico e sociale. È un tipo di scritura che tutti i Calabresi usano. È un loro modo di stare nella realtà. Secondo lui, la « Canzone d’Aspromonte » è veramente il riferimento obbligatorio per chi vuole scrivere in Calabria. 

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