Il «Signore degli Anelli», una (nuova?) bandiera per Giorgia Meloni?

A Roma, Giorgia Meloni ha appena inaugurato una grande mostra in omaggio a J.R.R Tolkien. Un omaggio personale quanto politico, in un Paese dove l’ultradestra celebra da 50 anni l’autore de Il Signore degli Anelli. Quando ha vinto le elezioni, sua sorella la paragonava già a Frodo… Si sta parlando del Presidente del Consiglio italiano, Georgia Meloni, che un anno fa è stata portata al potere da una coalizione di estrema destra, ed è una fan assoluta dello scrittore inglese J.R.R. Tolkien, padre del mitico Signore degli Anelli.

Quando si dice fan, non s’intende solo un « hobby » – o un « hobbit », dal nome degli elfi della saga – ma un vero e proprio modello politico. A Roma, Meloni ha appena inaugurato una grande mostra su Tolkien alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Un omaggio, a 50 anni dalla morte di questo grande filologo e specialista di Oxford in letteratura medievale, ma anche un volantino!

Tolkien viene celebrato come il creatore di una « nuova mitologia contemporanea » – ed è vero, è in un certo senso una specie di nostro Omero del XX secolo – ma viene anche usato come punto di riferimento per il programma dell’ultradestra italiana. Potrebbe essere vista come una strategia per unire le persone intorno a una grande opera che è diventata parte della cultura popolare – 150 milioni di copie vendute in tutto il mondo e altre centinaia di milioni di persone hanno visto la trilogia del Signore degli Anelli al cinema nei primi anni 2000. Ma va oltre… A quanto pare, Georgia Meloni considera l’opera di Tolkien « un testo sacro » e il lievito per le sue convinzioni politiche… Durante la sua campagna elettorale del 2022, si è persino presa la « briga » di invitare Pino Insegno, la voce italiana di Aragorn, il re di Gondor ne Il Signore degli Anelli, per introdurlo a uno dei suoi comizi… « Signori, signore, ecco Pino Insegno, la voce italiana di Aragorn, il re di Gondor ne Il Signore degli Anelli, per introdurlo a uno dei suoi comizi… Signore e signori, questa è Giorgia Meloni », preceduta da una battuta cult di Aragorn: « Il giorno della sconfitta arriverà, ma non sarà oggi »!

Allora quale legame ha Georgia Meloni con le idee di Tolkien?

In primo luogo, è nel patrimonio dell’estrema destra italiana, molto prima degli adattamenti di Peter Jackson (il regista, produttore e sceneggiatore neozelandese dei film adattati dall’opera di Tolkien). Il MSI, il partito neofascista italiano, organizzava campi Hobbit negli anni Settanta. Con questo mito degli abitanti della « Terra di Mezzo » che lottano contro le forze del male…

In Francia, questa lettura si trova sui canali YouTube dei nuovi volti dell’estrema destra, che la vedono come « l’ultima grande opera identitaria dell’Occidente, o meglio della civiltà europea ». Sebbene l’autore non sia più qui per contraddire queste interpretazioni, ci sono ancora i suoi specialisti, che vi diranno che il Tolkien cristiano non è mai stato di estrema destra, e che per lui la forza viene dalle differenze tra i popoli che si uniscono!

Link verso l’articolo originale sul canale radio FI (Francia)

Foto di un « Campo Hobbit » nel 1977 (illustrazione sul sito « Atlas Oscura »)