Che cosa dice il vocabolario di questo vocabolo ? O si chiede a qualche IA – ormai ce ne sono tante – di fare una sintesi ? con delle sorprese in vista…
Questo vecchio video di un certo Giorgio Gaber ormai dimenticato rimette un po’ di senso sulle interrogazioni riguardo alla democrazia oggi.
Giorgio Gaber, pseudonimo di Giorgio Gaberščik (Milano, 25 gennaio 1939 – Montemagno di Camaiore, 1º gennaio 2003), era un cantautore, drammaturgo, attore, cabarettista, chitarrista e regista teatrale italiano, nel secondo dopoguerra.
Nel mondo qualcosa non quadra… e non è da oggi, né è così (qualcosa non quadra) dal 1996, ma da molto ben prima.
Definizione/i dell’enciclopedia Treccani :
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»].
– Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantisce a ogni cittadino la partecipazione, su base di uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico…
– La dottrina stessa, come concezione politico-sociale e come ideale etico, che si fonda sul principio della sovranità popolare, sulla garanzia della libertà e dell’uguaglianza di tutti i cittadini; anche l’applicazione pratica di tale dottrina, e l’insieme delle forze politiche che la sostengono…
– Comportamento democratico, cioè affabile e cordiale, nei rapporti con i dipendenti e le persone di condizione sociale più modesta, determinato soprattutto da rispetto per i loro diritti e il loro lavoro…
© Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani
Ma dopo un’esplorazione nei territori del paradosso di Condorcet… : spiegazioni sul sito Wikipedia
Il “paradosso di Condorcet” è un problema logico che oggi si rivela illuminante per riflettere su una dimensione della “crisi della rappresentanza”, quella dell’importanza del modo di espressione delle preferenze. Ciò è stato messo in evidenza da alcune recenti proposte critiche allo sviluppo del referendum, volte a introdurre modalità deliberative che consentirebbero di spiegare le motivazioni dell’elettore.
Nicolas de Condorcet enuncia nel suo Saggio sull’applicazione dell’analisi alla probabilità delle decisioni prese mediante una pluralità di voti (1785) la legge matematica applicata al voto secondo cui, con una probabilità prossima al 9%, la preferenza collettiva contraddice le preferenze individuali aggregate, quando il numero di elettori è maggiore di 10 e questi sono distribuiti in modo puramente probabilistico tra tre o più opzioni (tale probabilità aumenta con il numero di opzioni). In altre parole, abbiamo una possibile intransitività della maggioranza, la maggioranza aritmetica non traduce efficacemente la volontà generale (razionalmente costruita).
Nelle elezioni reali non si applica il metodo Condorcet (complesso perché scompone la scelta fatta dall’elettore in confronti simultanei e richiederebbe procedure particolari). Ma se applicassimo, ad esempio, il suo ragionamento alla Francia, il voto uninominale a maggioranza a doppio turno potrebbe portare a un candidato che si piazza solo al terzo posto, battendo comunque in un duello i due candidati qualificati al secondo turno…
