I cantuccini di Prato

Di: Rebecca Desplanque, Adèle Gilbert e Agathe Mattioni

I cantuccini sono dei biscotti provenienti da Prato, città toscana vicino a Firenze.

La prima ricetta di questi dolci data del Settecento, ne esiste una traccia scritta da un erudito pratese dell’epoca. Era un po’ diversa della ricetta attuale, che fu creata al Ottocento da un pasticciere pratese, Antonio Mattei, che aprì la bottega di Mattonella di Prato.

Un cantuccino è un biscotto di forma allungata, ottenuto dal taglio di un impasto composto di farina, di zucchero, di uova, di mandorle e di burro. Si degusta normalmente inzuppandolo nel vin santo, un vino dolce.

Tuttavia, la vera storia dell’invenzione dei cantuticcini non è conosciuta da molte persone. In realtà Antonio Mattei era considerato il peggior pasticciere di Prato, non faceva niente di buono. Un giorno fu invitato ad una festa che era organizzata alla bottega di « Bacco ». Lui portò il suo dolce, che come sempre non era ben cotto. La gente presente conosceva i dolci di Mattei, e non volle toccare la strana preparazione. Questa fu dimenticata nel corso della festa, che durò molto tempo.

Il vino scorse a fiumi e ad un certo punto i festaioli sentirono la stanchezza e la fame. Cercando qualcosa da mangiare nella bottega che era stata svaligiata, andarono in cucina e trovarono il dolce di Antonio Mattei, tutto secco. Il biscotto non sembrava appetitoso ma uno dei festaioli, Silvio, famoso per le sue scoperte quando era ubriaco, ebbe l’idea di inzuppare il biscotto secco nel bicchiere di vin santo che aveva in mano.

La pasticceria Mattei oggi


E così nacque la tradizione dei cantuccini pratesi inzuppati nel vin santo. Da quel giorno di festa, Antonio Mattei conobbe un grande successo fino in Francia, dove fece conoscere i suoi buonissimi biscotti all’esposizione universale di Parigi nel 1867. Oggi la sua bottega a Prato è ancora aperta per la felicità di tutti.